“Giornalettismo” sul caso di Gian Piero Buscaglia

Alessandro D’Amato, 23.7.08: G.P. Buscaglia, L’uomo che lavorava troppo

Alla fin fine, è tutta una questione di “ingiusto licenziamento” quella di Gian Piero Buscaglia; di mobbing, avremmo detto allora – la vicenda inizia nel 1981 – se la parola fosse stata in uso. Se non che, il lavoro dal quale il signor Buscaglia è stato licenziato è, civicamente parlando, piuttosto speciale: il poliziotto*. Intendiamoci, negli anni abbiamo avuto coscienza di alcuni atti non proprio onorevoli da parte di uomini delle istituzioni [molti fanno il proprio dovere con coscienza, ma non tutti]. Quindi non ci sarebbe nulla di male se Buscaglia fosse stato allontanato dal posto di lavoro per qualcosa di disonorevole. E invece no: dentro una realtà composita, fatta di “Eccellenze” furbette, alcune non proprio capaci di comportamenti virtuosi – capita anche che arrivino promozioni difficilmente comprensibili: Canterini, dal G8 di Genova alla promozione a questore: https://tinyurl.com/57ts6232 . Ma accadono anche storie come questa.
PROLOGO – “All’inizio vi fu una serie di coincidenze ad impestarmi in quelle circostanze; poi subentrarono prevaricazioni, il mio orgoglio, la testardaggine; non avevo idea del guaio in cui mi sarei cacciato”. Imperia, 1981. Buscaglia, appena entrato in polizia, già comincia a pensare da guardia: vuole imparare come cavolo funzionino gli uffici dove lavora – ah, tutti i dipendenti fossero così! – e nel farlo si rende conto non solo delle procedure regolari, ma ne scopre anche di irregolari. Per quanto ne capisce, un impresario* siculo paga tasse governative di rilascio esplosivo per sparo mine, ma curiosamente non versa quelle sui rinnovi: così evade, e sarebbe il meno, ma risulta pure, agli occhi di chi dovesse fare un piccolo controllo frettoloso, in possesso di una maggior quantità di tritolo rispetto a quella della quale è ufficialmente titolare. Come dire che della quantità in più può farne ciò vuole: anche rivendersela; o pensare d’usarlo, magari a Capodanno. – – Non contento, Buscaglia va a ficcare il naso negli appalti dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Imperia*; stavolta non per zelo, ma per motivi più umani e concreti: “io e la mia ragazza [poi, mia moglie] ci rivolgemmo allo IACP per comprare una casa a riscatto, certamente senza alcuna voglia di far scoppiare scandali. – Ma dopo aver sborsato 30 milioni…**“.
SI COMINCIA…- “La mia non è una storia di mobbing, ma di mafia“, ricorda oggi Buscaglia: “Oltre e dietro il mobbing c’era ben altro”. Dopo le denunce, non solo non succede nulla, ma G.Piero viene isolato dai colleghi, emarginato; subisce minacce, neppure troppo velate, da parte dei Superiori; si rivolge ai Sindacati*, ma questi non sembrano proprio interessati al suo caso, anzi! Lui non è tranquillo, ma spera: “Intorno a me, poliziotti e sindacalisti; malgrado tutto, mi sentivo in una botte di ferro: prima o poi, qualcuno sarebbe intervenuto a mio favore“. Alla fine cede, pensa che la vita dell’eroe solitario non fa per lui: nel 1987 chiede trasferimento ad Alessandria. – Alcuni anni tranquilli; poi, nuovo ordine di spostamento, stavolta in un edificio in via di costruzione: G.Piero diventa l’unico inquilino d’un ufficio di 7 stanze tutte rigorosamente vuote, tranne una usata da secchio della spazzatura; passa il tempo a guardar il soffitto; lo lasciano 5 anni in quella sinecura, prima di spedirlo alla Stradale; ma intanto è divenuto lui stesso sindacalista Usi*, e decide di ricorrere al Tar. Non l’avesse mai fatto.
SCUSI, LEI E’ MATTO? – Nel 1997, un giorno s’ammala e gli mandano la visita fiscale. Esempio d’efficienza – direte voi – sarà contento Brunetta. Se non che, subito dopo gli inviano pure quella di idoneità al servizio. Non solo: i suoi superiori fanno insinuazioni sul suo carattere e sulla sua vita privata, così il medico della Commissione Asl porta l’esame sul piano psichiatrico. Sì, perizie psichiatriche che attestano ciò che devono attestare: cioè che lui non è matto. Torna al lavoro, quindi. Ma subito dopo ne arriva un’altra, poi un’altra ancora. All’ennesima, G.Piero si rifiuta di sottoporsi, e allora è giudicato non idoneo soltanto sulla base delle carte di polizia. Tradotto: è matto perché qualcuno l’accusa di esserlo. Se fosse una barzelletta, farebbe ridere; invece è realtà. A quel punto, tutti voi avreste fatto la stessa cosa che ha fatto lui.
SI’, LO SONO!– Si mette a fare il matto: “Espone cartelli, striscioni, produce e diffonde volantini, sciopera, rifiuta d’esser ripetutamente visitato; talvolta, a fini puramente dimostrativi e di fatto autodenunciandosi, viola alcune disposizioni regolamentari e di legge per protesta contro la persecuzione psichiatrica; la situazione scivola sul piano penale quando espone un cartello in ufficio con scritto «Abusi in corso», appeso fuori dall’orario di lavoro e recante l’elenco delle perizie subìte; ciò gli procura una denuncia per interruzione di pubblico servizio. I soli reati di violenza contestatigli son connessi a sue presunte resistenze e lesioni nei confronti di agenti intervenuti a impedir le sue solitarie manifestazioni” [interrogazione 28.1.08 alla Camera: https://tinyurl.com/3e7mpp8a ]. Resistenze e lesioni sono cose a parte, in sé divertentissime: secondo gli atti del processo a cui è sottoposto, G.Piero “il 13.06.1999 avrebbe opposto resistenza e procurato lesioni a ben 6 poliziotti, 3 la mattina e 3 il pomeriggio; il tutto da solo, senza armi proprie e improprie o strumenti contundenti”. Per tali imputazioni, in un caso è assolto, nell’altro “condannato in 1°grado a 4mesi+1/2 benché i referti medici presentati [ben 3] attestino che egli sia l’unico protagonista uscito lesionato dall’episodio; gli agenti interrogati giustificano le percosse come difesa da una supposta aggressione”.
RECIDIVO? ME NE FREGO! – A ottobre 1999 l’irrequieto Buscaglia ne combina un’altra: “Oppone resistenza a 7 poliziotti, di nuovo è accusato di lesioni, arrecate anche in tal caso senza alcuna arma o strumento contundente, tranne [sic] la ruota posteriore della propria bicicletta, contro la quale un agente avrebbe urtato la gamba procurandosi ferite lacero-contuse; per tale imputazione, è di nuovo condannato in 1°grado a 4mesi+1/2 di reclusione”. E due. Intanto – è il 2002 – arriva la 12^ e ultima perizia. C’è poco da fare: G.Piero è idoneo. Ma subito, a maggio, ecco il preavviso di licenziamento, che 4 mesi dopo diviene effettivo: s’è rifiutato, infatti, di star senza far nulla, assentandosi dall’ufficio per protesta.
LA CASTAAA!
– Nel frattempo, però, il cittadino Buscaglia ha una fortuna: il suo caso diventa politico. Se ne interessano alcuni radicali torinesi: portano la storia all’attenzione dell’assessore regionale alla sanità, che dichiara: “In effetti, il numero di visite e perizie psichiatriche commissionate è anomalo”. Poi si va fino al Parlamento europeo. Nel 2007 arriva la causa contro il licenziamento, decide il Tribunale alessandrino; bastano 5 mesi, processo lampo: vittoria su tutta la linea. Ora lo Stato gli deve 5 anni di stipendi arretrati più gli interessi e il reintegro. Lo Stato -meglio ricordarlo- siamo noi tutti cittadini, non solo i superiori di Buscaglia, rei di comportamento scorretto: se il ministero non si rivale su di loro, essi non ci perderanno neppure 1€. In attesa dell’appello -i termini scadono in questi giorni- Buscaglia è, a tutti gli effetti, un uomo vessato ingiustamente dal suo datore di lavoro. Segnatamente: lo Stato. Per motivi non ancora chiariti.
AH, LA RIVIERA – Quella dove viveva G.Piero in quegli anni era la Liguria di gente come Alberto Teardo, assessore regionale e presidente di giunta; arrestato nel 1983 [s’era dimesso alla vigilia di elezioni politiche che avrebbero dovuto portarlo in Parlamento], suo malgrado passò alla storia come 1°protagonista d’una vicenda pre-Tangentopoli. Teardo, che in Regione restò poco meno di 3 legislature [non completò la 3^ per candidarsi al Parlamento], riceve ogni mese un assegno intorno ai 3.000€”, dice Repubblica [ Teardo fra i pensionati d’oro: https://tinyurl.com/ajkkawrj ] . E’ la Liguria dell’infiltrazione mafiosa, dei grembiulini massoni e della P2 della Riviera, come qualcuno ricorda. Insomma, non è che non si capisca perché uno che ha soltanto ficcato il naso in una storia di esplosivi, e in un’altra di case popolari [due storielline, su, mica era il Banco Ambrosiano o -peggio!- il campionato di calcio], sia finito così perseguitato. Anzi. Purtroppo si capisce benissimo.

*non poliziotto ma segretario amm.vo, amm.ne civile interno, in uff.Ps dopo Riforma 1981; *Filippone Francesco, ditta Ices con cave a Ceriale-SV; *Cichero Emanuele pres.Iacp in quota Psi; Scajola già sindaco; *Cgil Cisl Uil Siulp: Caccavari Vittorio,poi Prc; Codarri Luciano; DeGrado Mario, Pullia Franco, Annunziata Michele/Cisl Viminale; Castelli Italo+tanti altri, soprattutto Cisl-IM; segr.Siulp Famà Giuseppe, Botti Orlando il suo vice; *Usi-Unione sindacale italiana

**dati 30milioni [1983-84], il c.d.impresario -sempre Filippone quello del tritolo- fallisce[?] e metà degli alloggi restano invenduti; come nulla fosse, il Comune-IM si dichiara ad alta densità abitativa e, profittando d’una legge ad hoc, li compra coi soldi dello Stato trasformandoli in case popolari a posteriori: fritto misto di assegnatari, inquilini comunali e Iacp, sede provvisoria per sfrattati [stanno lì da 3generazioni], piccoli proprietari bidonati. NB: furono colleghi di Buscaglia a suggerirgli Piani, portandocelo in auto civetta: cosa non si fa per l’amico degli amici, proposto al soggiorno obbligato dal giudice Ferro di Savona, mentre a Imperia… lo Iacp gli dava gli appalti e la questura il tritolo!

https://tinyurl.com/57ts6232 = http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/14/Canterini_promosso_diventato_questore_co_9_050614026.shtml

https://tinyurl.com/3e7mpp8a = http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=20784&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27

https://tinyurl.com/ajkkawrj = http://genova.repubblica.it/dettaglio/Regione-94-pensionati-doro-ce-anche-Alberto-Teardo/1391589

LISTA CARLO CARPI – GRAF

Elezioni Regionali Liguria 20-21.09.2020: predisposizione Sito per “curricula vitae” di tutti i candidati.

Candidato Presidente Regionale: Carlo Carpi, n. Genova 08.04.1983, res. Genova Ponte Molo Morosini 6/6, dom. carcere Sanremo Valle Armea

Candidati Consiglieri Regionali: [su Imperia]

Gian Piero Buscaglia, n. Alessandria 11.X.1953, res. Ventimiglia (IM) Via Mazzini 13, dom. Imperia Via C.A. Dalla Chiesa 27 c/o Sede GRAF Gruppo Radicale Adele Faccio

Cornelia Matei detta Coca, n. Ploiesti [Romania] 07.08.1975, Livorno Via del Casino 9

Carlo Carpi, Genova 08.04.1983, res. Genova Ponte Molo Morosini 6/6, dom. carcere Sanremo Valle Armea

Silvana Caracciolo, n. Imperia 31.12.1949, res. Sanremo (IM) Via Corradi 47

 

Buscaglia, Libera, SPES di Ventimiglia

28.11.2019: incontro alla Spes.Ventimiglia con Andrea Franzoso, eroe del whistleblowing [denunciò il suo capo], organizzato da LIBERA, con cena+Gran Fiesta del Tesseramento all’ass.Antimafia. Buscaglia pubblica resoconto serata, ove è intervenuto per ultimo, distribuendo un foglio solo ma piuttosto GRAF-fiante. Ora egli SCOMMETTE che nessuno [neppur Franzoso, protagonista nobile del convegno] avrà la DECENZA di cercarlo per saperne qualcosa di più. Buona lettura, grazie x pazienza e attenzione.

Gian Piero Buscaglia, segretario G.R.A.F.: io c’ero, mi son comportato con educazione, dando precedenza agli altri e, giunto il mio turno [ultimo intervento], ho parlato distribuendo un volantino ai presenti: testo significativo già pubblicato su fb: SpesAuser, Libera.IM, Pagg.G.R.A.F. e GPBuscaglia; e ora qui. Poi ho cenato lì [15€] senza più disturbare; al mio tavolo c’era Codarri-capotavola, Matteo Lupi a debita distanza [le tragedie dell’antimafia lo fan sorridere; la mia, poi, gli mette allegria], l’ex cons.com.Pd Mauro Lazzaretti e Signora; infine s’è aggiunto Famà, prima in altro tavolo coi suoi COOPpini. Sul volantino [30copie] ho indicato ogni mio recapito possibile. Scommettiamo che nessuno avrà la decenza d’interpellarmi x saperne di più o confrontarsi con le cose pesantucce che ho scritto?  Franzoso, protagonista della serata, subito è parso interessato al mio caso, [tante le analogie col suo]; doveva sedersi non lontano da Codarri, ma se l’è catturato l’Orengo; ho cercato di parlargli a fine serata, ma ormai era già intortato. L’indomani è ripartito per Milano.

TESTO distribuito il 28.11.19 in sede Spes/Ventimiglia: incontro di Libera 

Titolo: E A ME, INVECE, LIBERA HA NEGATO L’ISCRIZIONE!
Testo: Nel 2015, quando il gruppo di Ventimiglia doveva ancora nascere, seppi dalla m-list Ortinsieme di un incontro, proprio qui alla Spes, x fondar un nuovo circolo di Libera. Venni da IM, trovai anche gente che conoscevo [Maura Orengo, Resp.prov.; Giuseppe Famà, ex Isp.Ps, ex Segr. Siulp; Giovanna Maisano, Jacopo Colomba, Luciano DeVescovi, Franco Todaro +altri tromboni campioni di Solidarietà&Impegno Sociale]; ma ancor prima di compilar l’istanza d’iscrizione, la Orengo mi intimò urbi et orbi: G.Piero, non vorrai mica iscriverti a Libera? Invano tentai di replicare spiegando qualcosa [un estraneo poteva pensar male: avrà rubato il portafogli a DonCiotti?], ma presto la riunione fu sciolta, l’Orengo dichiarò ufficialmente: Questo incontro non è mai avvenuto, è cancellato dall’essere accaduto! [come ai tempi sovietici]. Non sazia, mi minacciò innanzi a terzi: Tu disturbi gli eventi di Libera, se lo rifai, chiamo i Carabinieri! Ridendo, la sfidai a farlo e aggiunsi: Chiamali, racconterò loro la mia storia dicendo che sì, io potrei essere un millantatore mitomane, ma potrei anche non esserlo, e credo che un’associazione antimafia, così inclusiva, dovrebbe almeno approfondire, no?
Caro Franzoso, come Te io lavoravo in una Pubbl.Amm.ne [Ministero Interno, Questura Imperia] quale funzionario amm.vo; all’uff.Licenze mi accorsi, fra l’altro, che la Polizia dava del tritolo alla mafia: dopo aver concesso autorizzazioni x acquisto esplosivo a tal Francesco Filippone [era inquisito dalla Procura/SV che gli propose il soggiorno obbligato x mafia; ma vinceva d’appalti Iacp-IM in epoca Teardo], non gli faceva pagar le tasse di cc.gg. x i RINNOVI della Licenza, affinché gli risultassero sempre intestati i primi 100kg di tritolo e non i successivi 150-200…
Vi risparmio il seguito della mia storia, ma vorrei evidenziare alcune cosette:
1) la Orengo non chiamò i Carabinieri, ma alcuni mesi dopo arrivò, a me e ai Radicali, una richiesta danni di 150.000€ da un testimone di giustizia [parigrado di Franzoso, dunque] per UN volantino dedicato a Libera ove elencavo alcune omissioni e citavo un eroico ‘mprenditooore calabro, già vezzeggiato dai grillini e da Davide Mattiello, pupillo di donCiotti [il vero scopo era dividermi dai Radicali, spaventatissimi; infatti, la cosa finì nel nulla]. E MENO MALE CHE SIETE ANTIMAFIA! – 2) la Orengo parlò innanzi a Giuseppe Famà, ex poliziotto e Segr.Siulp quando la mia famiglia dovette fuggire da Imperia: lui che, consapevole o meno, fu protagonista di omertà col suo Vice, Orlando Botti [successore di Orengo in Apertamente Ass.Cult.IM], è accolto e coccolato; io, che di quell’omertà fui vittima, respinto ancor prima d’iscrivermi! Congratulazioni!
Se Franzoso, qualcuno dei Relatori o chiunque dei presenti vuol saperne di più, ecco i miei recapiti: Gian Piero Buscaglia V.Mazzini13 Ventimiglia; postagraf@gmail.com; 3297216116, 0184637575; o c/ Gruppo Radicale Adele Faccio, v.DallaChiesa27 Imperia
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Documento del 5.11.2015, probante l’incontro fantasma: Costituzione Presidio Intemelio Libera, Data 1^riunione; da Francesco Todaro a Luciano De Vescovi, Penelope Raffaella Fenoglio, Giuseppe Famà, Ass.Ortinsieme, info@spesauser.it, Torri.Sup., Jacopo Colomba, Diego Marangon, Maura Orengo, Lucia Corna: Cari Amici, vi mando link sul quale ognuno può indicare giorno+ora preferiti, così potremo fissar una data che vada bene a tutti. A presto, un abbraccio, Franco.

____________________________________________________________________________________________  Le Rappresentanti di Libera han dovuto rispondere qualcosa, anche perché sollecitate platealmente da una signora [sconosciuta] fra il pubblico: da dx per chi guarda, ecco Annunziata Venturelli, circ.Libera Ventimiglia] e Maura Orengo, Respons.prov.Libera.

Maura Orengo, con tono molto soft, mellifluo: 1) Noi di Libera vogliamo in Libera della gente che abbia stima x Libera. Sottinteso: Buscaglia ‘sta stima non ce l’ha, che ‘ci cerca a fa’? Bene, io la stima x Libera l’avrei o, meglio, l’avrei avuta… se non mi avessero, in più occasioni, negato ascolto e rispetto [posso esemplificare citando vari episodi: da Don Ciotti a Davide Mattiello, da Anna Canepa a Pino Masciari, etc.]; tuttavia, poiché esponenti di Libera continuano a tromboneggiare e millantare sensibilità x gli oppressi da congreghe mafiose o cripto-tali, non capisco xké proprio io dovrei piantarla lì. Lo farei se avessi a che fare con privati cittadini che, legittimamente, hanno il diritto di infischiarsene; ma per Libera… l’antimafia è Ragione Sociale: con quale scelta arbitraria, pertanto, ha irrevocabilmente deciso che proprio io non abbia Diritto a un Confronto,  a un approfondimento? NB: non solo rifiutarono a priori, pubblicamente, la mia iscrizione, ma han perfino negato l’accadimento stesso di quell’incontro del 2015 nella stessa sede Spes del 28.11.19: roba da censura sovietica! Sempre la Orengo, con tono ancor più mellifluo, di compatimento ma sottilmente minaccioso: 2) Spesso siamo stati costretti a denunciare chi ci ha attaccato, accusato… ingiustamente (of course). Tento d’interrompere al volo: Ah,allora devo ancora dir GRAZIE x non esser stato denunciato?? Ma subito vengo stoppato con severo rimbrotto –GPiero, io non ti ho interrotto!- appoggiato dai relatori della seriosa tavolata. ll messaggio significativo è comunque passato [e figuriamoci cosa mi dicono alle spalle!]: Noi non ti denunciamo perché ti compatiamo, sei un povero fissato che rinvanga cose di 30anni fa, un frustrato, un disturbatore seriale, uno da compatire… NB: la sconosciuta che aveva preteso ‘na risposta s’è poi trattenuta a lungo con l’Orengo, ma non potevo mica avvicinarmi per origliare! [l’idea l’ho avuta, e l’ho riferita come scherzo a Lazzaretti, ex cons.com.Pd]. Posso solo fare delle deduzioni: la sconosciuta, a tavola, lungi dal volerne parlare, s’è però lasciata sfuggire alcune frasette esclamative: Ma lei ricorda tutto, eh? Persone, fatti, particolari, date..: caspita! Ecco un altro argomento dei miei detrattori: ricordo un sacco di cose scomode, i miei neuroni ancor mi consentono di puntar il dito di Emile Zola: J’accuse! Ovvio che a molti, a troppi, secchi assai ch’io ricordi. Be’, se la mia colpa è questa…

Ecco invece la risposta dell’altra donna, Annunziata Venturelli, referente del Circolo intemelio [quello fondato dopo l’incontro fantasma, ufficialmente mai avvenuto, sovieticamente censurato]: io nel 2015 non ero in Libera, e nel settembre prossimo passerò la mano ad altri. 😏Ha,ha!=prima non c’ero e domani non ci sarò ‘cchiù!😃 Simpatica! NB: la foto non rende l’idea, ma dalla mia postazione la vedevo di profilo sinistro: Scrutava con occhio diffidente, aquilino, dapprima apparentemente preoccupato [entrando, l’Orengo m’aveva riconosciuto e… si aspettavano qualcosa da un momento all’altro], poi apertamente… come dire…? Avete presente un’AQUILA che ti guarda con la coda dell’okkio truccato di nero lateralmente? [ma devo riconoscere che non mi ha beccato con un castrante, deciso colpo di becco: dopotutto mi è andata bene 😎].

AnnunziataVenturelli

 

 

 

Welcoming Europe, Associazione Aglietta e Graf alla manifestazione VENTIMIGLIA CITTA’ APERTA il 14-7-2018

con l'ape rossa fa quello che vuole...

foto della manifestazione VENTIMIGLIA CITTA’ APERTA di sabato 14-7 con la partecipazione di Silvio Viale, Gian Piero Buscaglia e altri radicali che hanno raccolto firme sulla ICE (iniziativa legislativa europea) Welcoming Europe

silvio viale ventimiglia 14-7-18ventimiglia 14-7-2018xxmiglia 14-7 1silvio +Europa no bordergraf ape buscaglia ventimiglia 14-7-18silvio viale ventimbuscaglia no border 14-7-2018.jpgsilvio+gpbusksilvio viale xxmiglia 14-7A5-volantino-23.04.2018-Stampa-1

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(foto di Silvio Viale e Gian Piero Buscaglia)

2018: gli ELETTI di +EUROPA

Grazie alla fiducia di 836.837 cittadini in Italia, e 47.438 residenti in altri paesi europei, sono divenuti Parlamentari:
eletti nei collegi uninominali EMMA BONINO, BRUNO TABACCI (entrambi vanno al Senato) e RICCARDO MAGI (segretario di Radicali Italiani, va alla Camera); eletto nel collegio estero Europa ALESSANDRO FUSACCHIA (pure lui alla Camera). Saranno la voce libera ed europeista della prossima legislatura.

Inoltre: Alessandro CAPRICCIOLI è stato eletto nel Consiglio Regionale del LAZIO;  Michele USUELLI nel Consiglio regionale della LOMBARDIA.

+Europa Eletti2018

 

+EUROPA a IMPERIA con il GRAF e GIAN PIERO BUSCAGLIA

graf Busk e ApeGRAFgraf apgraf ApeGRAF1graf bak noir neargraf bakeca far notte 2GRAF x esteso su manifestobusk vs keloOliviero Toscani +Europa

marta rep ge 1-2-18 pg IIIintervista di Repubblica a Marta Palazzi del 1-2-2018

+Europa a Roma5-2-2018 genovapresentazione la spezia candidati 6-2-2018+Europa Liguria Camera e Senato

“Ero Straniero” e la bacheca del GRAF ad Alessandria

La bacheca del Graf appena risistemata da Gian Piero Buscaglia presso i Giardini di Corso Crimea ad Alessandria con tutte le informazioni necessarie per poter sottoscrivere la proposta di legge “ERO STRANIERO” e oggetto di un racconto dello stesso Buscaglia appena pubblicato .

bacheca graf 1 alessandria

bacheca graf alessandria

il libro di buscaglia

bacheca graf 3 alessandria radicalpartyorg

Ero-straniero-Mart

 

per maggiori informazioni sulla campagna ad Alessandria e Imperia: Gian Piero Buscaglia   3297216116   postagraf@gmail.com

 

 

Il poliziotto inglese infiltrato tra le file dei Black Bloc al G8 di Genova

g8 ge infiltrato poliziotto secg8 ge infiltrato poliziotto inglese sec 15-4-2017 pg8

articolo pubblicato dal Secolo XIX il 15-4-2017

ilsecoloxix.it/p/genova/2017/04/15/ASBEaWzG-poliziotto_inglese_infiltrato.shtml

genova.repubblica.it/cronaca/2017/04/15/news/g8_genova_poliziotto_inglese_infiltrato_tra_i_black_bloc-163039675

 

Ma “non escludo il ritorno”

A subito (MP)Marco Pannella, 19 maggio 2016 Pannella Morto1cazzRnP a luttoRnp incul Forattini

Non escludo il ritorno“, parole di Franco Califano che ben si adattano all’evento del giorno: pare, infatti, che io sia morto. Ma sembra, addirittura, che io sia… “noto per le mie dichiarazioni molto sopra le righe o poco verificabili” (!): cfr IL POST – ultima parte – http://www.ilpost.it/2016/05/19/marco-pannella-morto/

Continuate a leggere sul blog del GRAF – Gruppo Radicale Adele Faccio – anche DOPO che queste righe saranno rimbalzate sul sito nazionale http://www.radicali.it; le modifiche successive potranno essere di aiuto ai compagni inguaiati con medesime accuse. E ho giusto in mente qualcuno…

Marco

CANNABIS ad IMPERIA

ARTICOLO SU “RIVIERA.24.IT” – LA REDAZIONE – 13 MAGGIO 2016

Anche ad Imperia, proposta di legge per regolamentare produzione, vendita e consumo di cannabis e derivati.

LEGALIZZIAMO CANNABIS !

Imperia. I Radicali, assieme ad altri gruppi (*), lanciano la raccolta firme del progetto di legge di iniziativa popolare per legalizzare le droghe leggere.

Anche ad Imperia, e nei Comuni della ex Provincia, sta per iniziare la campagna Legalizziamo! Il proibizionismo ha fallito: il ‘GRAF’, Gruppo Radicale Adele Faccio (attivo su Imperia e Genova), associazione riconosciuta sul territorio (www.radicali.it, v. mappa: sezione Liguria), ha iniziato la consegna, nei vari municipi, dei moduli che dovranno essere vidimati e poi potranno essere sottoscritti dai cittadini interessati.

Il proibizionismo ha fallito: contro il mercato nero occorre un mercato legale; secondo la relazione 2015 del DAP, Dipartimento Politiche Antidroga, alla Commissione europea, i rivenditori illegali sono 120.000. La Direzione Nazionale Antimafia ha riconosciuto il totale fallimento dell’azione repressiva. In base al rapporto DPA 2015 al Parlamento sulle dipendenze, quattro milioni di italiani hanno consumato cannabis nell’ultimo anno; e secondo un sondaggio Ipsos Pubblic Affairs, il 73% è pronto a considerarne la legalizzazione.

La proposta di legge prevede: accesso alla cannabis medica; depenalizzazione dell’uso personale delle sostanze cannabinoidi; controlli da parte dei ministeri della salute e delle politiche agricole; possibilità di autocoltivazione, fino a 5 piantine, per maggiorenni; libertà di associazione senza fini di lucro; indicazione, sui prodotti, della dicitura “il consumo non consapevole può danneggiare la salute” (come sulle confezioni di sigarette, e ciò dovrebbe valere anche per i superalcoolici, almeno); investimento, grazie ai nuovi introiti, di campagne informative, sociali e per la riduzione del debito pubblico; liberazione di coloro che risultano detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili.

Speriamo nella collaborazione degli uffici comunali preposti alla certificazione, affinché essi agevolino, con pubblici avvisi, l’accesso del pubblico alla sottoscrizione; e degli organi giornalistici per la diffusione della presente.

(*) Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, Antigone, Coalizione italiana Libertà e Diritti Civili, Coordinamento Nazionale Grow-Shop, Forum Droghe, La Piantiamo, Canapa Info Point, Ascia, Società della Ragione, Open Society Foundation…

Imperia, maggio 2016 – Per informazioni: postagraf@gmail.comhttp://www.radicali.it/liguria

https://grupporadicaleadelefaccio.wordpress.com/ – tel. 329 72 16 116 – 0183 780 336 – Imperia,

Via Dalla Chiesa 27 – Segreteria e riferimenti locali: Gian Piero Buscaglia (IM), Stefano Petrella (GE)

http://www.radicali.it/primopiano/20160404/radicali-italiani-ass-luca-coscioni-lanciano-legalizziamoe

Ps: poiché esistono le Associazioni locali di Radicali Italiani, riconosciute sul territorio e provviste di persone con una certa esperienza, non sarebbe ovvio, oltre che opportuno, trattarle come REFERENTI per la raccolta e la distribuzione del materiale informativo (moduli, manifesti, volantini, istruzioni varie per l’autenticazione, etc.) ? Se no, finisce che poi qualche malcapitato deve andar in motorino fino a Gazzelli (sfido un bordigotto o un ventimigliese a indovinare che Gazzelli è una frazione del Comune di Chiusanico, nella Valle di Pieve di Teco…) per aprire il pacco lì pervenuto almeno 15 giorni prima! In tal modo, la sera stessa, un manifesto è potuto apparire in bacheca radicale (portici di Via della Repubblica), e l’indomani mattina una parte dei moduli, che era stato finalmente ritirato, veniva consegnato alla segreteria del Comune Capoluogo.

http://www.riviera24.it/2016/05/a-imperia-la-proposta-di-legge-per-regolamentare-la-produzione-la-vendita-il-consumo-di-cannabis-ed-i-derivati-223376/